L’uomo: strumento di consapevolezza della coscienza
- Maria Lavinia Biasi
- 2 dic 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Nell’evoluzione attraverso i diversi regni la vita è arrivata all’uomo, ma non è arrivata alla fine.
L’uomo ancora non ha completato la sua evoluzione, ancora manca di quella parte che viene definita "umana" che ne caratterizza la sua evoluzione.
Quante volte rimaniamo attaccati a modelli esistenziali che sono caratteristici del regno animale? Quante volte siamo portati alla difesa del territorio per paura di perdere la nostra fonte di sopravvivenza?
L’animale definisce il proprio confine per garantire la sopravvivenza della specie perché la sopravvivenza della specie è il suo valore più alto. Farebbe qualsiasi cosa pur di garantire la sopravvivenza della specie.
Nella lotta per diventare alfa, ad un certo momento, smette di combattere, con la sottomissione di alcuni rispetto al più forte, per garantire la natalità e la successiva sopravvivenza dei cuccioli.
L’uomo nasce per vivere il valore umano, un valore individuale al servizio dell’intera umanità.
Il valore individuale è un valore assoluto dal quale non ci si può esimere.
Si nasce per apportare il proprio valore al sistema uomo e quindi universo.
Quando ci si dissocia da questo valore primario, che caratterizza ogni individuo, si è nessuno tra i tanti e quindi si tende a prendere dei valori dall’esterno, seguendo mode, usi, credenze, costumi che rappresentano l’assenza dell’unicità.
L’uomo è un’unità tra psiche, mente e corpo. Quando i valori dell'anima non trovano corrispondenza nelle azioni e sensazioni e quindi nella mente, il corpo esprime e manifesta questa dissociazione con un alterato funzionamento.
La biologia manifesta quello che non si riesce a vivere in coscienza.
L’unicità di ogni uomo è data dall’integrità di ogni parte in relazione all’unità corpo-mente-psiche, che è definita da un principio di coesione cellulare, una forza elettromagnetica che definisce l’attrazione fisica in una forma.
Si è “uno fra tanti” quando si assume il valore della propria unicità.
Si diventa strumento consapevole della coscienza quando si fa esperienza in modo consapevole di questo valore unico ed irripetibile nella storia dell’umanità.
L'anima desidera stare col suo corpo, perché,
senza gli strumenti organici di tal corpo,
nulla può oprare né sentire.
"Leonardo da Vinci"
La parte sottile dell’essere umano fa esperienza della vita attraverso le opere e la percezione.
Ogni volta che si è nella competizione, separazione e nel conflitto si apporta distruzione e impoverimento al proprio sistema, al sistema umanità e al sistema universo.
Ogni volta che si è nell’amore, nella compassione e nella condivisione si apporta ricchezza al proprio sistema, al sistema umanità e al sistema universo.
L’ecologia non è un concetto morale, un ideale, ma una conseguenza del benessere interno, iniziando dal rispetto e dall’amore verso sé stessi si può irradiare il derivante benessere a quanto circola intorno.
Solo riconoscendo e rispettando l’unità della propria unicità si può riconoscere all’altro la sua unicità e unità.
Così si riconosce e rispetta l’unicità e l’unità di un sistema di appartenenza tra umani e poi tra umani e altri regni viventi.
Così si manifesta la vera ecologia.
Maria Lavinia Biasi

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