brucofarfalla
- Maria Lavinia Biasi
- 7 mar 2016
- Tempo di lettura: 1 min

In ogni istante c’è la possibilità che un bruco diventi farfalla.
Il momento del passaggio, della trasformazione, è sempre un momento difficile perché è più logico rimanere attaccati a quello che si conosce già.
E spesso rimaniamo bruchi per l’intera esistenza alimentando la paura di mettere le ali.
Si lascia una forma per prenderne una più evoluta se si permette che la vita faccia il suo corso.
Quante volte ci sentiamo finire? Svanire? Annullati? Disgregati? Annientati?
È il momento della trasformazione.
Rimanendo attaccati a quel dolore, delusione, disperazione, si costruisce la sofferenza e ci si obbliga a rimanere bruchi.
Nell’elaborazione di quello stesso dolore si consente alla vita di praticare una nuova trasformazione attraverso un nuovo programma cellulare di rigenerazione.
Il corpo, la mente e la psiche hanno la possibilità di rinascere a sé stessi continuamente, ad ogni nuova esperienza, ad ogni nuovo incontro, ad ogni nuovo respiro.
Maria Lavinia Biasi

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